E’ nostra intenzione aprire una sorta di rubrica dedicata al “decoro urbano” ed allo stato in cui oggi la nostra città si presenta ai propri cittadini ed ai turisti, con l’obiettivo che tali segnalazioni possano essere prese in considerazione dall’amministrazione comunale e dunque risolte nell’interesse della collettività. Raccoglieremo e documenteremo non senza una certa ironia, “a puntate”, i vari argomenti che riguardano quello che riteniamo essere l’aspetto più importante per una città moderna a vocazione turistica.  Ci occuperemo della Raccolta Differenziata, dello stato e della cura del verde pubblico, così come dei marciapiedi e le relative barriere architettoniche, del patrimonio archeologico, del mare  ed altro, segnalando e denunciando criticità ed abusi. La rubrica è aperta comunque alle segnalazioni di tutti i cittadini che potranno contattarci all’indirizzo Meetup Terracina5stelle 

Parte 1: la Raccolta Differenziata – come essa è recepita dal cittadino e come essi facciano di tutto per trasmettere al mondo intero il proprio modo di essere un comune virtuoso

Abbiamo fatto un giretto notturno per documentare lo stato di avanzamento dei lavori per ottenere la “bandiera blu”

Via Roma:

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Pzza della Libertà

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… e ancora Via Roma ..

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Proseguiamo …  dunque, ho un’attività commerciale? E per quale motivo non condividere con i miei cari concittadini la mia munnezza? … Ho ritenuto quindi doveroso mettere i “miei” bidoni sul marciapiede …. E mica me li posso tenere in mezzo ai tavolini!

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Arriviamo finalmente a quella che nelle scorse festività è stato il cuore delle manifestazioni natalizie: grandi alberi addobbati, luci, stand al centro della Piazza, mentre le aiuole che un tempo erano il fiore all’occhiello della piazza stessa, oggi fungono da …. disimpegno ……

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Questa invece è quella che il nostro Sindaco ha fortemente voluto fosse l’agorà della città … una piazza dove i cittadini potessero vivere i loro dibattiti, i bimbi potessero scorazzare senza i pericoli delle auto… ed i nonni sedersi a contemplare i tramonti .(tavolini, pergotende, giostrine e risciò … permettendo). E questo è l’accesso a piazza A. Moro da V.le della Vittoria …

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Sempre sul lato viale della Vittoria…Una “straordinaria” isola ecologica mascherata nel … verde!

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E questa è una ulteriore conferma di quanto il decoro urbano sia per molti un concetto sconosciuto.

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Incredibile che si siano spesi tanti soldi nella progettazione e realizzazione del  piazzale Aldo Moro e poi si tolleri l’ immagine indecorosa offerta dalla “generosa esposizione” in esso di tutti, ma proprio tutti i bidoni della differenziata in tutte le ore del giorno e per l’intera settimana. Se questo è decoro urbano…

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Non vogliamo infierire ulteriormente e ci fermiamo qui nel fotografare lo scempio della nostra città.                             Il paradosso è che si passò all’attuale modalità di raccolta,  proprio per non  vedere sacchetti di rifiuti abbandonati attorno ai cassonetti, e questo “porta a porta” ci costa oltretutto il doppio rispetto alla precedente. 

Allo stato attuale sperare in un comportamento più rispettoso delle regole da parte della cittadinanza appare arduo, proprio per la mancanza di una radicata cultura ambientalista, dovuta anche alla insufficiente fase di informazione  alla popolazione sulla differenziata (come previsto dal capitolato d’appalto). Sarebbe quindi auspicabile far valere sistemi opportuni di controllo affinchè si eviti di posizionare rifiuti in punti di particolare pregio estetico (ammenochè, come da contratto, manchino spazi idonei) e al di fuori dell’orario consentito bidoni, buste e sacchetti di rifiuti,  con conseguente danno di immagine per la città. Infatti nel comma 12  dell’art. 21 del capitolato speciale d’appalto è scritto che “ Ai fini della raccolta domiciliare, in particolare presso le utenze condominiali, i contenitori devono essere generalmente posizionati in aree pertinenziali private “…” L’utente, individuato come il produttore dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 183 …, è proprietario e responsabile degli stessi sino al momento della loro esposizione su strada finalizzata alla raccolta e, in quanto tale, gli viene imposto l’onere del deposito temporaneo nel luogo in cui i rifiuti sono stati prodotti (ossia nelle proprie abitazioni o in aree private esterne non soggette ad uso pubblico di pertinenza delle medesime, se trattasi di utenze domestiche, ovvero negli altri locali o in aree private esterne non soggette ad uso pubblico di pertinenza dei medesimi, se trattasi di utenze non domestiche). “La possibilità  di deposito temporaneo su suolo pubblico, o su aree private soggette a uso pubblico, di rifiuti prodotti da soggetti privati, è riservata ai soli casi riscontrati in cui lo spazio privato dell’utenza produttrice risulti inesistente o inidoneo o risultino oggettive criticità al suo utilizzo”. E nel comma 13 è scritto che “ Nei casi in cui, sulla base di apposita valutazione dell’Amministrazione comunale, risulti impossibile il rispetto dei succitati criteri di internalizzazione dei contenitori, i medesimi possono essere posizionati sul suolo pubblico, previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale…”.

Sarebbe bello pensare che il Comune ambisca alla  “bandiera blu” per più profonde motivazioni intrinseche, legate ad una visione di maggiore qualità dell’ambiente urbano, con una particolare attenzione non solo all’ ecosostenibilità ma anche alla conservazione del patrimonio estetico che è legato strettamente anche a quello culturale.

In tal caso ci sarebbe probabilmente maggiore attenzione e solerzia nel far rispettare le regole.

Purtroppo la realtà sembra ancora una volta confermare che non esiste affatto questo tipo di sensibilità e per molti di noi, uscire di casa vuol dire anche sottoporsi al effetto deprimente di un continuo scorrere ai nostri occhi di immagini brutte  e di degrado che certamente non aiutano i cittadini a raggiungere una condizione di benessere, non contribuiscono alla crescita culturale delle generazioni più giovani né qualificano Terracina come città a vocazione turistica che da anni, a parole, sembra essere tra le maggiori ambizioni dei nostri amministratori passati e attuali.

Confidiamo nel frattempo nell’ennesimo proclama del sindaco, anche egli colpito nella sensibilità da un tale sfacelo, in si cui promette lotta dura a chi trasgredisce le regole. Sig. Sindaco siamo in trepida attesa e confidiamo nella sua parola.

Stay tuned.