C’è CULTURA e cultura
Da giorni ci chiediamo se richiedere una sala comunale sia come richiedere una sala consiliare, vista la risposta del Presidente del Consiglio Comunale di Terracina; ci chiediamo se parlare di Costituzione non sia un obiettivo di interesse pubblico e se le idee sono ancora importanti come lo è quel patto che unisce il nostro popolo, ovvero la Costituzione; ci chiediamo che cosa sia cultura, cosa produca sapere colto e parafrasando Troisi il quale dichiarava la differenza tra MIRACOLO e miracolo, avanziamo l’ipotesi che ci sia CULTURA e cultura vista la presentazione del libro di Alemanno “consumata” l’altra sera presso la sala Abate del polo museale di Terracina; ci chiediamo, inoltre, chi abbia prodotto la richiesta di tale presentazione, chi l’abbia protocollata e soprattutto chi abbia dato l’assenso per iscritto, ammesso che a monte ci sia una domanda scritta.
A questo punto ci preme ricordare al nostro “caro” sindaco che l’ex primo cittadino di Roma resta imputato in una trance del processo cosiddetto del “mondo di mezzo” per corruzione e finanziamento illecito e che secondo la procura il signor Alemanno tra il 2012 e il 2014 avrebbe ricevuto 125.000€ per compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio e i soldi, in base all’impianto accusatorio, sarebbero giunti da Buzzi in accordo con Carminati e sarebbero stati versati alla Fondazione Nuova Italia, presieduta dallo stesso ex primo cittadino.
Quel che più amareggia e stupisce è che un’amministrazione comunale abbia permesso ad una persona ancora invischiata in una situazione così “melmosa” di pubblicizzare il suo libro per spiegare il “bullonamento” del sistema economico che gli ha permesso di uccidere ROMA.
Pare che sia divenuto un dovere di molti pseudo politici quello di scrivere un libro orribile sulla loro filosofia politica e sul loro “coraggio” per giustificare le loro coraggiose decisioni.
Forse Dante avrebbe messo costoro nei cerchi più profondi dell’inferno, e l’ultimo castigo dei comuni assassini e degli stupratori che si trovano laggiù potrebbe essere la lettura di libri del genere, e noi “stanchi” mortali che ancora viviamo su questa terra, vorremmo che ci fossero risparmiate tali situazioni indegne prive di coinvolgimento morale.
Noi vogliamo ancora stupirci, vogliamo insegnare ai nostri giovani il senso di responsabilità personale e la voglia di “accarezzare ” la terra.