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Se la virilità fosse calcolata dalla grandezza dei cartelloni, Rocco Siffredi non avrebbe potuto nemmeno partecipare.

In questa finta gara fatta dalle manie di grandezza partecipano:

Corradini il rappresentante di Fazzone, devoto al partito Forza Italia del presidente Berlusconi da poco uscito dai servizi sociali.

Di Tommaso porta borse di Zingaretti, devoto nascosto del PD del non eletto Renzie.

Procaccini con Fratelli D’Italia, fratello della Lega, fratello di mille liste civiche con la solita sorella maggiore che vuole sempre avere ragione… la Meloni.

Inizia la gara della Grandezza dei cartelloni, parte subito il PD in quarta, già da Ottobre quando ancora si andava al mare, la bellezza dell’attore è ovunque nascosta in una suggestiva visione futuristica simile a quella dell’ apertura del miglior supermercato. Per poi fare la sua apparizione come il miglior banconista, quello che ti sorriderà sempre e anche quando gli chiederai un etto di prosciutto, lui ti risponderà con il sorriso: “E’ un chilo e tre! Che fa? Lascio?”

Ma ancora non aveva fatto i conti con la bellezza sfoggiata da modelli e modelle di Corradini in pieno stile berlusconiano, rivendicando al PD chi è il più bello e ce l’ha più grande! Perché lui ha detto che “fa”. Ha fatto talmente tante liste che non riesce nemmeno più a riconoscere se sono persone residenti a Terracina o pendolari.

Ma anche Procaccini, come promesso, da Aprile ha iniziato ufficialmente la gara dei selfie, appena dopo aver stretto alleanze con le più disparate liste e con l’arrivo del personaggio allegorico Salvini, lo stesso che diceva di “NOI MERIDIONALI”, e oggi predica ora nei confronti degli extracomunitari.  Procaccini si esalta. Mette i suoi lineamenti fotoschoppati su terreni privati e balconi tipo Mondiali di calcio! Con la foto del ritorno all’amicizia con Sciscione, il grande fratello.

Tutti durante la gara sostano ai box, tra un aperitivo lungo di cortesia e una cenetta gratta voti e alcune volte anche scrocca offerte. Le promesse fanno magie.

Si fa un break alle sedi di partito che fioccano ovunque, ma che oggi si chiamano CANTIERE o POINT, a volte ci si vede in alberghi di lusso. E si continua con i selfie e con migliaia di volantini medio piccoli con scritte e slogan alla Alice nel paese delle meraviglie.

Continuiamo a chiederci come si possa investire così tanto denaro proprio o di donazioni di privati in questo modo? Un domani questi fotomodelli potrebbero avere il dovere di gestire nel modo migliore le risorse pubbliche per il bene di tutti.

E se invece chi ha investito su di loro pretenderà di avere indietro la sua parte?

QUINDI ATTENZIONE A FARE LE GARE… DI SELFIE ! PRIMA O POI QUALCUNO VERRA’  A RIPRENDERSI IL SUO CELLULARE!